Il Saluzzese è un territorio molto esteso che va dalle montagne del Monviso alle fertili pianure del Po ed è compreso nei confini che furono del vecchio Marchesato di Saluzzo.
La storia del Marchesato dura per quasi 500 anni ed ha visto il succedersi di vari marchesi da Manfredi I nel 1142 fino alla occupazione francese e all’annessione al Ducato di Savoia avvenuta nel 1601 con il trattato di Lione.
Di seguito una selezione di itinerari per trascorrere le vacanze in mezzo all’arte e alla natura, tra le memorie di epoche antiche, il fascino delle tradizioni e la bellezza dei paesaggi del territorio Saluzzese.

 

IL CENTRO STORICO DI SALUZZO E GLI EDIFICI STORICI DEL SALUZZESE

Saluzzo presenta un centro storico tra i più importanti del Piemonte, con strette viuzze e piazzette, situato sul colle attorno alla quattrocentesca Torre Comunale e presso la Castiglia (l’antico Castello dei Marchesi). La Chiesa di San Giovanni (sec. XIV-XV) e la Cappella Marchionale con la tomba del Marchese Ludovico II è uno degli edifici gotici più rappresentativi del periodo del marchesato. La Torre Civica venne edificata ai tempi del Marchese Ludovico I, attorno al 1462. Alta circa 48 metri, essa fa parte dell’antico palazzo municipale, di cui occupa l’angolo tra la Salita al Castello e la via San Giovanni. Casa Cavassa è un esempio di abitazione signorile dei sec. XV e XVI. Fu restaurata a fine ‘800 e trasformata in Museo Civico. Vi sono esposti arredi, affreschi e dipinti tra cui la “Madonna della Misericordia”, attribuita al Maestro d’Elva, il pittore fiammingo Hans Clemer. Nella scenografica piazzetta dei Mondagli si trova la casa natale di Silvio Pellico patriota e autore di “Le mie prigioni””. A Saluzzo è nato il 16 febbraio 1740 Giovanni Battista Bodoni, incisore, tipografo e stampatore famoso per i caratteri tipografici che portano il suo nome.

Visita all’Abbazia di Staffarda. A nove chilometri da Saluzzo si trova l’Abbazia di Staffarda, fondata il 25 luglio 1135 da Manfredo I del Vasto (primo Signore di Saluzzo). L’Abbazia, centro della congregazione dei Cistercensi si sviluppò enormemente nel XII e XIII sec. come centro agricolo, sede di fiere e mercati. Nel 1690 l’Abbazia fu teatro dei sanguinosi scontri tra le truppe del generale francese Catinat e gli austro-piemontesi guidati da Vittorio Amedeo I. La chiesa, iniziata nel 1150, ampia, di belle forme, slanciata tra il romanico e il gotico, venne terminata nel 1210. Il chiostro adiacente alla Chiesa fu il centro della vita monastica, su cui si affacciavano gli edifici spartiti secondo la divisione dei monaci capitolari (monaci osservanti la regola) e conversi (monaci laici, più dediti ai lavori manuali). Tali edifici vennero in gran parte distrutti durante la Battaglia di Staffarda del 1690. Il mercato coperto è la testimonianza dell’attività lavorativa e commerciale dei monaci di Staffarda.
Visita al Castello della Manta e Lagnasco. A 4 km da Saluzzo si erge sulla collina il Castello della Manta, di origine medioevale, celebre per gli affreschi gotici ottimamente conservati nella Sala Baronale, con il soggetto dei nove Prodi e delle nove Eroine tratte dal poema epico-cavalleresco “Le Chevalier Errant”, scritto dal Marchese Tommaso III di Saluzzo e sulla parete contrapposta, il soggetto della “Fontana della Giovinezza”. Il castello di Lagnasco è originario del 1100 e appartenne ai Tapparelli D’ Azeglio.

 

LE DIMORE DEI SAVOIA

Visita al Castello di Racconigi residenza estiva dei Savoia fino al 1946. Fondato intorno all’XI secolo come casa-forte nella Marca di Torino, il castello di Racconigi passò successivamente ai Marchesi di Saluzzo e poi ai Savoia.  Un primo rifacimento del Castello fu voluto da Emanuele di Savoia – Carignano nel 1600; i lavori furono successivamente ripresi nel 1755 e nel 1834 Carlo Alberto dispose l’ampliamento dell’edificio con l’aggiunta di due ali. All’interno sono da ammirare: Il Salone di Diana, Il Salone di Ercole e il Salone di rappresentanza. I mobili e gli arredi sono dell’epoca di Carlo Alberto I, con alcuni pezzi del ‘600. Meritano una visita il grande parco e le serre.
Il Palazzo Reale a Torino, risale al 1584 quando Carlo Emanuele I chiama Ascanio Vittozzi e gli affida la costruzione. Negli anni 1667-1668 Vittorio Amedeo II incarica il Guarini di portare a termine la cappella della Sindone, che è collegata con la manica ovest del Palazzo Reale. Nel 1713, i Savoia diventano Re e il Palazzo, che deve ospitare rinnovate funzioni amministrative, viene ampliato con nuovi uffici, il Teatro Regio e l’Archivio di Stato, se ne occupa Filippo Juvarra, che portò la luce ed i colori della sua Sicilia in molti dei palazzi realizzati in Piemonte. Tra le più curiose realizzazioni da citare la scala delle Forbici, a rampe sdoppiate, e il Gabinetto Cinese.
La Reggia di Venaria è una delle Residenze Sabaude facente parte del patrimonio UNESCO. Sorta a metà del Seicento come residenza di caccia di Carlo Emanuele II, fu ideata e progettata da Amedeo di Castellamonte, che fece del centrale Salone di Diana uno snodo ideale fra il palazzo e i giardini. Vittorio Amedeo II chiamò a lavorarvi prima Garove e poi Juvarra, che vi costruì alcuni dei suoi capolavori: la Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto e il complesso costituito dalla Scuderia Grande e dalla Citroniera. In seguito Benedetto Alfieri vi realizzò il Rondò con le statue delle Stagioni.

 

LA VALLI DEL SALUZZESE

La valle Po che conduce fino alle sorgenti del fiume più lungo d’Italia in località Pian del Re da dove partono numerosi percorsi di montagna che conducono ai rifugi e al buco di Viso,il primo traforo delle Alpi che metteva in comunicazione il Marchesato con il Delfinato di Francia. Ad inizio della valle, a Revello sono da visitare la Cappella marchionale e chiesa della Collegiata.
La valle Varaita che attraverso il Colle dell’Agnello ( m.2744 e aperto in estate) permette la discesa in Francia.  Lungo la valle sono presenti preziose testimonianze devozionali come le chiese alpine di Rossana, Venasca e Sampeyre. Alla fine della valle si trova il lago artificiale di Pontechianale e il villaggio alpino di Chianale.
La valle Maira è la più selvaggia e incontaminata. E’ raggiungibile anche attraverso il colle di Sampeyre che permette di visitare nel paese di Elva, la chiesa con i famosi affreschi del pittore fiammongo Hans Clemer.

 

ESCURSIONI IN MONTAGNA

Valle Po:

  • Le sorgenti del Po, percorso breve di 1 h con partenza da Pian della Regina.
  • Il buco di Viso, percorso di circa 3 h per raggiungere il primo traforo delle Alpi voluto dal Marchese Ludovico II.
  • Il giro del Monviso, percorso intorno al Monviso passando anche sul versante francese.

Valle Varaita:

  • L’Alevè, il bosco di pini cembri più esteso delle Alpi. Tempo di percorrenza 1 ora
  • I “Laghi Blu”, circuito che permette di raggiungere alcuni graziosi laghi alpini. Tempo di percorrenza 2 ore.
  • Il percorso avventura “La Chiaronto” di Frassino con ponti Tibetani e una via ferrata.

Valle Maira:

  • “Percorsi Occitani” 117 km di percorsi alpini suddivisi in 15 tappe che permettono di visitare l’intera valle.

 

PROPOSTE INVERNALI

Piste di sci in Valle Po a Crissolo; in Valle Varaita a Sampeyre e a Pontechianale.
Piste di fondo in Valle Po a Crissolo; in Valle Varaita a Sampeyre, Casteldelfino, Bellino e Valmala; in
Valle Maira a Marmora, Prazzo, Chiappera e Acceglio.
Cascate di ghiaccio da scalare a Pontechianale.

 

ITINERARI CICLOTURISTICI

in pianura:

  • Anello Saluzzo – Abbazia di Staffarda  
  • Anello Saluzzo – Lagnasco – Manta  
  • Anello Saluzzo – Barge – Paesana – Sanfront
  • Anello Saluzzo – Castellar – Rifreddo – Revello

sulle montagne del Giro d’Italia e del Tour de France:

  • Colle dell’Agnello (2748 mt) collega la Valle Varaita con la valle del Queyras in Francia.
  • Colle di Sampeyre (2284 mt) collega la Valle Varaita con la Valle Maira
  • Monviso e Pian del Re (2020mt) collega il fondovalle alle sorgenti del Po ai piedi del Monviso.
  • Colle Fauniera (2481 mt) collega le Valli Maira e Grana alla Valle Stura.
  • Colle della Lombarda (2351 mt) collega la valle Stura con la Vallée de la Tinée in Francia.

percorsi in mountain bike:

  • Anello valle Bronda
  • Anello Croce Tournour
  • Anello strada dei cannoni
  • Anello dei valloni Canosio e Marmora

 

ITINERARI MOTOCICLISTICI

  • Anello Saluzzo – valle Stura – colle della Lombarda – col de la Bonette – colle della Maddalena.
  • Anello Saluzzo – valle Varaita – colle dell’ Agnello – col de l’ Izoard – Briancon – Monginevro – Sestriere – Pinerolo.
  • Anello Saluzzo – valle Varaita – colle dell’ Agnello – Guillestre – col du Var – colle della Maddalena.
  • Anello Saluzzo – valle Varaita – colle di Sampeyre – valle Maira - Marmora – valle Grana - colle d’ Esischie – Demonte – Valdieri – Cuneo.
  • Anello dei valloni Canosio e Marmora